Peugeot 106 Rallye

Peugeot 106 Rallye rappresenta, insieme alla più elegante 1.4 Xsi, l’anima più puramente racing della famiglia 106, lanciata nel 1991 e andata definitivamente in pensione nel 2003 dopo essere stata venduta in 2.800.000 unità, di cui oltre 400.000 in Italia.

Motore

Una parola descrive la creazione dell’originale 106 Rallye: Omologazione. La classe A5 (per vetture fino a 1400 cm³ di cilindrata) era, infatti, un grande business nei primi anni ’90, ma la 106 XSi di Peugeot non si era ancora adeguata al rispetto delle regole.

La soluzione per renderla competitiva era semplice: sviluppare una versione corsaiola del famigerato quattro cilindri in linea da 1,3 litri di Peugeot. Il piccolo motore, venne quindi dotato di testata in alluminio e Albero a camme in testa, iniezione multipoint Magneti Marelli, lubrificazione con radiatore olio–acqua a 8 fogli, sviluppa 98 CV a 7.200 giri/min. Abbinato a un peso in ordine di marcia di appena 810 kg, era capace di raggiungere una velocità massima di 190 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in soli 9,3 secondi.

Tecnica

Il layout delle sospensioni di base del Rallye corrispondeva a quello della XSi, con montanti anteriori e un layout del braccio posteriore e della barra di torsione nella parte posteriore (una classica configurazione Peugeot). Molle e ammortizzatori erano condivisi con la 106 XSi ma le barre antirollio vennero rese più spesse donando alla Rallye una configurazione ancora più aggressiva.

Estetica

Le ruote in acciaio Michelin da 5,5×14 pollici, una delle caratteristiche visive più distintive del Rallye, nascondevano dischi anteriori e tamburi posteriori, mentre le tinte per la carrozzeria erano 3: bianca, rossa o nera. I livelli di equipaggiamento erano pochi, ma un tappeto interno rosso e un volante a tre razze, con un set di cinture di sicurezza rosse, emanavano l’atmosfera spiccatamente racing.

La Peugeot 106 rallye ha certamente segnato un’epoca per tutti i giovani appassionati di auto sportive, grazie alle sue prestazioni e al suo divertentissimo comportamento su strada. Non vanno dimenticate, tuttavia, le 22 stagioni ininterrotte in gara (pista, rally e salita) che la vedono impiegata tutt’oggi e che, la rendono una delle auto più amate e longeve nella storia del rally.

FONTE: Peugeot Heritage Blog